Lugar de culto

Oratorio del Santissimo Rosario in San Domenico

Recomendado por 6 personas locales,

Consejos de personas locales

Giuseppa
May 7, 2022
La Compagnia del SS. Rosario fu istituita nel 1568 ed accoglieva, fra gli altri, il ceto più abbiente tra artigiani e commercianti; tra i confrati furono Pietro Novelli e Giacomo Serpotta che vi hanno lasciato importantissime opere. La Compagnia utilizzava inizialmente l'oratorio di S. Orsola a S. Domenico, oggi non più esistente; qualche anno più tardi (1573), ad opera del confrate Giuseppe Giacalone, venne sistemato questo oratorio che divenne, anche per l'opera di altri confrati, uno dei più eleganti e ricchi d'arte della città. Il cappellone fu terminato nel 1627, con l'acquisto di un lotto limitrofo. Nei primi anni del '700 fu eseguita la decorazione in stucco. L'aula dell'oratorio costituisce il culmine dell'arte decorativa tipica di queste costruzioni ed un “unicum” nel genere degli oratori; infatti, oltre alla splendida decorazione a stucco che vi produsse Giacomo Serpotta, l'aula è una vera galleria della pittura seicentesca poiché raccoglie tele di autori fiamminghi, genovesi, italiani e siciliani e di scuola caravaggesca. Superato il classico portale d’ingresso, eseguito nell'ultimo ventennio del XVIII secolo su progetto di Vincenzo Fiorelli, si accede ad un antioratorio rettangolare con decorazioni neoclassiche, soffitto volta ribassata e lacunari esagonali. Nella controparete di facciata è un portale barocco. Questo ambiente si conclude con l'altare del Crocifisso, con Crocifisso ligneo del XVIII secolo e reliquario, posto in un'edicola classica. Dalle due porte del lato destro si accede alla sala dell'oratorio, disposto ortogonalmente al vestibolo. La sala rettangolare ha un piccolo cappellone retto. Alle pareti si snoda la sequenza delle pitture, eseguite nella prima metà del '600 da vari pittori, con la raffigurazione dei Misteri del SS. Rosario, alternate alle sculture delle Virtù cristiane, approntate da Giacomo Serpotta. Nella fascia superiore, ai lati delle finestre, sono medaglioni in stucco con “Storie della Genesi e dell'Apocalisse”, retti da putti. Sulla parete d'ingresso sono: la "Resurrezione", l'“Ascensione", la "Discesa dello Spirito Santo", di Pietro Novelli, l'Ascensione della Vergine" e "S. Caterina”. Sulla parete di destra sono: l'"Orazione nell'orto", la "Flagellazione” di Mattia Stomer, la "Coronazione di spine" e la "Salita al Calvario" di artisti fiamminghi e la "Crocifissione" di scuola di Van Dyck. Sulla parete opposta sono: l'Annunciazione, di Giacomo Lo Verde, la "Visitazione" di Guglielmo Borremans, eseguita verso la fine del terzo decennio del '700, la "Natività e la "Presentazione al tempio" di scuola di Pietro Novelli e la “Disputa tra i dottori dello stesso Novelli. L'ovale al centro della volta fu affrescato da Pietro Novelli nel 1628 con l'Incoronazione della Vergine; i quattro piccoli affreschi agli angoli furono aggiunti da G. Borremans nel '700. La decorazione scultorea riveste con armonia ed organicità le pareti lasciate libere dalle pitture; un vasto repertorio scultoreo anima la semplice aula, con figure di putti, dame, cavalieri, tutte perfettamente definite con dovizia di particolari e disposte con magistrale eleganza a fondersi in un unico organismo compositivo. A queste si alternano le statue delle dodici Virtù, vero capolavoro serpottiano in cui si rivela la vena ormai classica dell'autore. Sulla seconda allegoria del lato destro è la firma del Serpotta, costituita da una lucertola o piccola serpe". La sala ha elegante pavimento in maiolica a mattonelle bianche e nere. Il presbiterio è introdotto dall'arco trionfale affiancato dalle statue della Giustizia (destra) e Sapienza (sinistra). L'arco è sormontato da un drappo in funzione di cartiglio. Sull'altare è la “Madonna e Santi" dipinta da Antonio Van Dyck nel 1628. Quest'opera, dalla quale furono tratte molte copie, ebbe una grande influenza nella pittura siciliana del XVII secolo e rappresento il genere più apprezzato per gli oratori di compagnie facoltose che facevano a gara per aggiudicarsi le opere degli artisti più rinomati e meglio pagati. Alla pala si affiancano le statue della Grazia e della Provvidenza. Il presbiterio e coperto da fantasioso cupolino decorato da stucchi con una teoria di piccole figure affacciate. (Fonte: A. Chirco, Palermo: La città ritrovata : Itinerari entro le mura. 3 ed. Palermo : D. Flaccovio, 2005)
La Compagnia del SS. Rosario fu istituita nel 1568 ed accoglieva, fra gli altri, il ceto più abbiente tra artigiani e commercianti; tra i confrati furono Pietro Novelli e Giacomo Serpotta che vi hanno lasciato importantissime opere. La Compagnia utilizzava inizialmente l'oratorio di S. Orsola a S. D…
Loredana
September 3, 2022
Construit en 1573 par la Compagnia del SS. Rosario fondée en 1568, à laquelle appartenaient d'éminents artisans et marchands tels que Pietro Novelli et Giacomo Serpotta. Il est considéré comme l'un des oratoires les plus riches et les plus élégants de la ville pour ses merveilleuses décorations en stuc réalisées par Giacomo Serpotta et pour la présence de précieuses peintures du XVIIe siècle réalisées par des artistes flamands, dont Van Dyck, italiens, siciliens et de l'école du Caravage.
Construit en 1573 par la Compagnia del SS. Rosario fondée en 1568, à laquelle appartenaient d'éminents artisans et marchands tels que Pietro Novelli et Giacomo Serpotta. Il est considéré comme l'un des oratoires les plus riches et les plus élégants de la ville pour ses merveilleuses décorations en s…
Maria
September 30, 2021
Uno scrigno del rococò europeo posto dietro l'abside della Chiesa di San Domenico.. Stucchi del Serpotta e opere di Van Dyck, Borremans e Novelli. A european rococo casket placed behind the apse of the Church of San Domenico. Stuccoes by Serpotta and works by Van Dyck, Borremans and Novelli.

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Ubicación
2 Via Bambinai
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